BARRACUDA ROCK: SELECTOR #6

BARRACUDA ROCK: SELECTOR #6

Ogni settimana sette canzoni nuove o recenti da ascoltare

Little Simz Gorilla: le fattezze di Little Simz assomigliano poco a quelle di Santa Claus, eppure l’artista di origini nigeriane cresciuta a Islington ci ha fatto un bel regalo in vista del Natale: No Thank You, nuovo album che arriva a poco più di un anno dal precedente e premiatissimo Sometimes I Might Be Introvert, è stato infatti pubblicato a sorpresa il 12 dicembre. La ricetta è più o meno la stessa, rime taglienti e beat curatissimi, e Gorilla arriva subito al punto senza tanti fronzoli. Non è che Little Simz faccia cose particolarmente diverse o originali rispetto a quelle sentite altrove, solo che le fa meglio di chiunque altro. Fuoriclasse.

Meryl Streek Death To The Landlord: riuscite a immaginare i Fontaines D.C. che suonano una cover dei Rage Against The Machine? Death To The Landlord si avvicina parecchio al possibile risultato del mix tra le due band. Forse perché Meryl Streek arriva da Dublino e lavora con lo stesso produttore dei Fontaines D.C., forse perché ogni singola parola del testo è intrisa di rabbia e buona parte del disco da cui è tratto, 796, è stata registrata negli studi di Vancouver dove Tom Morello e soci diedero vita al loro leggendario esordio ormai più di trent’anni fa. In poche parole: una mazzata tremenda, ma di quelle assestate bene.

Clavdio Dovremmo fare sport: a Claudio Rossetti, cantautore romano con un passato tra punk e prog-metal, piace giocare con il minimalismo sonoro e con i luoghi comuni. Il risultato è un pezzo ironico ma non troppo, che rimane in testa già dopo il primo ascolto e potrebbe servire anche come aiuto motivazionale per riprendersi dopo i bagordi delle feste natalizie.

Sunny War No Reason: se invece di trascorrere il Natale con parenti e affini, i piedi sotto la tavola e lo stress dei regali che vi opprime, volete fare un viaggio immaginario dall’altra parte dell’oceano, Sunny War ha la colonna sonora perfetta per voi. No Reason è puro Nashville-sound, l’autrice d’altronde arriva da lì, attualizzato ai tempi moderni e ha un ritornello quasi irresistibile.

The Moon Caravan Disintegrate: se la trasferta a Nashville non vi è bastata, è possibile fare una deviazione verso il mare di Miami per poi attraversare tutti gli Stati Uniti e finire a Portland. Quello è il percorso compiuto da Andy Moon, polistrumentista che con questo progetto in cui si accompagna ad un gruppo di amici e colleghi scrive e suona eleganti pezzi shoegaze come Disintegrate.

Gaupa Ra: alla domanda retorica ‘il rock è morto?’ i Gaupa rispondono con un deciso ‘no’. Suoni che sembrano provenire dalla Birmingham anni ’70 dei Black Sabbath e invece arrivano da Falun, Svezia, uniti a quel tocco folk nordico che fa la differenza. Nel testo si accenna all’ibernazione e ai sacrifici umani, tutto perfettamente in tema con lo spirito natalizio insomma.

Raz & Afla Check Yourself: tra le cose che forse non avete mai sperimentato fin qui nella vostra vita c’è ballare un pezzo house che contenga anche dei flauti. Nessun problema, ci pensano Raz & Afla, duo con base a East London. Check Yourself potrebbe servire anche come colonna sonora per le inevitabili e preziosissime pause defaticanti tra una portata e l’altra del pranzo di Natale.

https://open.spotify.com/playlist/2sFz0FX6nbLZByCMcs4xRU?si=7509f010dc3948e9

Dario Costa

1Commenti

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      Katherin
      nov 15, 2023

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