BARRACUDA ROCK: SELECTOR #9

Ogni settimana sette canzoni nuove o recenti da ascoltare

The National Tropic Morning News: il nuovo disco dei The National, First Two Pages Of Frankenstein, uscirà a fine aprile ma avrebbe anche potuto non vedere la luce. La band ha infatti attraversato un periodo di profonda crisi artistica, intrappolata nella sostanziale incapacità di scrivere nuove canzoni. Per nostra fortuna Matt Berninger e soci si sono infine sbloccati e qui ci regalano il consueto e personalissimo mix di melodie delicate e testi criptici in un pezzo già suonato durante alcuni concerti dell’ultimo tour.

Ren Hi Ren: la storia di Ren Gill assomiglia parecchio a un romanzo. Messo sotto contratto dalla Sony quando è poco più che un adolescente, il musicista di Brighton scopre di soffrire di una malattia rara che lo costringe a letto per diversi anni. La casa discografica rescinde il contratto e lui, mentre i medici lavorano per perfezionare una cura che attenui le ricadute della malattia, sopravvive componendo canzoni. Il risultato? Immaginate Eminem che prova a scrivere una sua versione di classici di Bob Dylan come Desolation Row. Otto minuti e trentacinque secondi di rara intensità, soprattutto emotiva.

Lonnie Holley Oh Me, Oh My: quando si parla di musica americana, Lonnie Holley ne rappresenta una delle variabili impazzite più interessanti degli ultimi anni. Classe 1950, per tutta la prima parte della sua vita Holley ha fatto altro, ridefinendo il concetto di arte afroamericana, poi nel 2006 ha deciso di intraprendere una carriera in campo musicale. Allergico alle banalizzazioni e poco interessato a percorrere le vie battute da altri, qui Holley si fa accompagnare niente meno che da Michael Stipe in una ballata eterea da ascoltare in cuffia, preferibilmente al buio.

Guinevere The Waves Are Calling Us: a proposito di arte, raffinatezza e approccio poco convenzionale alla musica. Ginevra Battaglia, in arte Guinevere, arriva da Milano, ha una formazione musicale piuttosto classica ma ha anche fatto teatro e frequent scultura, pittura e fotografia. The Waves Are Calling Us ammalia e lascia l’ascoltatore in sospeso, nell’attesa di scoprire qualcosa in più di un talento cristallino.

Anna B Savage Crown Shyness: se si volesse definire il sound della Londra del 2023, Anna B Savage rappresenterebbe un ottimo punto di partenza. Utilizzo avveduto dell’elettronica mischiata a strumenti analogici che sembrano arrivare da un’altra epoca, qui ci sono sassofono e chitarre acustiche in dosi cospicue, e testi che trattano di fragilità senza sconfinare nell’autocommiserazione. Il suo secondo album arriva a metà febbraio e si prospetta come una delle uscite più interessanti di questo inizio anno.

Wednesday Chosen To Deserve: Asheville, North Carolina non è esattamente la capitale del rock a stelle e strisce e non lo diventerà, ma gli Wednesday, che proprio da lì arrivano, si sono guadagnati il plauso di buona parte di critica e appassionati grazie a canzoni che flirtano in maniera spudorata con le radici della musica americana. Chosen To Deserveconferma la capacità di azzeccare melodie indolenti, tutt’altro che originali, ma che rimangono in testa già dopo il primo ascolto.

Macklemore (featuring DJ Premier) Heroes: campione d’incassi e personaggio tra i più controversi dell’hip hop contemporaneo, Macklemore, al secolo Benjamin Haggerty, gode della libertà creativa di chi nella sua carriera ha già tagliato ogni traguardo possibile. E qui, nell’ultimo singolo che anticipa il nuovo album Ben, si affida a una vera e propria leggenda del rap come DJ Premier per confezionare un omaggio agli eroi con cui è cresciuto e che, ammette già in apertura del pezzo, erano tutti criminali.

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Dario Costa